Collovaro, oggi colle di S.Michele
Fin da principio del medioevo nel Friuli i luoghi abitati sopra un colle ed il colle stesso, così come in latino e in italiano, dicevansi Collo. Usando questa denominazione del sito si scriveva allora Collovaro, Colmalisio, Colloredo, Collomodotto (poi: Modotto) per indicare i casali stanti sul colle varo, Malisio, Modotto e così via.
E' curioso ricordare che anticamente vi erano Moruzzo, Collovaro e Modotto e queste poche notizie sul borgo le pubblichiamo perchè ora il colle di S. Michele fa parte di Modotto.
Collovaro (Collovarium lat. e Quelvalar in friulano) era una villa del comune di Moruzzo situata a settentrione e a breve distanza dal castello di Brazzà superiore. Ora tale località ha perduto completamente il nome e viene riconosciuta dalla ancora esistente chiesa di San Michele, ricordata fino dal 1300 e secondo taluni antecedente l'anno 1000.
Il primo dei signori di Collovaro che sia ricordato nei documenti è un Ottone (dominus Otto de Collovario) vivente nel 1254; figli suoi erano Pietro, Wolrico ed Enrico e figlie Fosca, Gisla ed Otta che forse era moglie di Asquino di Varmo. Il Nicoletti nella vita inedita del Patr. Gregorio narra che i signori di Collovaro erano nobili ed avevano origine comune dalla vecchia famiglia dei signori di Moruzzo. All'inizio del secolo XIV abitata a Collovaro un ramo di nobili di Brazzà superiore che talvolta si chiamavano 'di Collovaro'.
Nel 1363, in data 13 giugno, in uno strumento è indicata la selva presso Collovaro, confinante con la palude di Liula (ora rio Liola).
Un documento che risale al 3 ottobre 1365 cita Collovaro e il nobile Blarisio di Brazzà, con il quale lo stesso, abitante in detta villa, lascia un legato alla chiesa di S. Michele.
Nel 1375 quel luogo era ancora abitato ed aveva solamente otto fuochi; le pestilenze e le guerre che desolarono il Friuli dal 1381 al 1429 lo fecero definitivamente scomparire.